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A proposito di Stefano

Stefano è nato a Napoli il 9 maggio 1978. È cresciuto sull'Isola di Capri, coltivando l'amore per il bello. La sua curiosità verso il mondo lo ha spinto a studiare con grande profitto le lingue straniere: lnglese, Francese, Spagnolo e soprattutto il Giapponese. Recentemente aveva anche iniziato a studiare il Russo e l'Arabo.

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Attrezzatura origami

Amava tutto del Giappone: la cultura, la storia, la filosofia della vita. Da solo aveva imparato a parlare e scrivere la lingua del Sol Levante. La grande spiritualità orientale lo ha portato a studiare l'origami — l'arte di piegare la carta — che riusciva a realizzare con bravura e fantasia, creando sovente forme nuove e originali. Ha studiato grafologia, calligrafia e disegno. Sempre come autodidatta ha imparato a suonare la chitarra e ultimamente aveva iniziato a studiare il pianoforte. Il suo percorso artistico veniva completato da un'innata predisposizione a scrivere poesie.

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Che ore sono da te?
Da un'amica in Giappone
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Si era diplomato presso un Istituto Tecnico/Commerciale. La sua proprietà di espressione ed esposizione, e la sua cultura generale, risultavano pari se non superiori a quelle che si acquisiscono con gli studi classici.

Ha iniziato a Capri la sua carriera di portiere d'albergo lavorando presso prestigiose strutture quali Quisisana e Capri Palace. Ha lavorato poi a Firenze, Parigi e Napoli, sempre presso alberghi di altissimo livello. La sua sete di sapere lo ha spinto a viaggiare molto : Grecia, Irlanda, Inghilterra, Francia e l'amatissimo Giappone, dove aveva tantissimi amici e con i quali intratteneva una fitta corrispondenza.

Fin da giovanissimo amava scoprire e capire, mostrandosi oltremodo sensibile, e dissociandosi sempre da qualsiasi "sfottò" verso i compagni di scuola più deboli. Soffriva del maltrattamento degli animali, in particolare del massacro delle foche. Dava poca importanza al denaro, anteponendo ad esso valori e ideali poco considerati nell'epoca che viviamo.

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Marina Grande, Capri, 21 gennaio 2011

Il giorno dell'estremo saluto un grande arcobaleno è apparso nel cielo, ma non partiva dal mare come di solito si può osservare. L'arcobaleno partiva dalla casa paterna a Marina Grande... la casa di Stefano.

Buon viaggio, Stefano... figlio e fratello adorato.


» Vedi gli origami di Stefano

» Leggi le poesie di Stefano


Stefano ha lasciato un'impronta profonda in tutti coloro che l'hanno conosciuto, dappertutto nel mondo. Alcuni amici hanno gentilmente inviato i loro pensieri e le loro riflessioni. Di seguito alcune testimonianze. Appena possibile saranno aggiunti nuovi contributi.




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Cristina Stinga

È raro trovare nelle persone quell’entusiasmo, quella voglia di ricerca, quella capacità di ascolto e di comprensione.

È raro trovare una persona dagli occhi così ridenti e dal sorriso così contagioso.

È raro trovare uno sguardo che parla, che racconta, una tale energia e voglia di vivere.

È raro, ma non nel caso di Stefano, lui racchiudeva tutte queste cose, ed era davvero così speciale per questo, ma la cosa più bella era che di essere così unico non se ne rendeva assolutamente conto.

Noi invece l’abbiamo sempre saputo ma forse solo oggi riusciamo a comprenderlo pienamente.

Grazie, perché abbiamo avuto il privilegio e l’occasione di averti vissuto.





Toshie Tanaka

Ho incontrato Stefano per la prima volta nella primavera del 2003. Non dimenticherò mai quel momento.

Stavo ad Anacapri per motivi di lavoro. Al ristorante una sera, Stefano mi ha rivolto la parola in Giapponese. Stava alla tavola a fianco. Era un ragazzo che amava molto la lingua giapponese e gli origami. Aveva un sorriso dolce e affascinante. Siamo diventati amici, e sono stata invitata a casa sua tante volte. Stefano amava moltissimo il fumetto giapponese "Vagabondo" e conosceva tantissimi kanji. Ne sono rimasta meravigliata. Stefano è venuto a trovarmi in Giappone due volte.

Ho saputo la terribile notizia della sua morte improvvisa l'anno scorso. Anche adesso non posso credere che questo ragazzo stupendo sia scomparso improvvisamente e troppo presto.

Stefano continua a vivere per sempre nei nostri cuori. Ora Stefano, nelle parole del suo papà Gino,"sta creando gli origami in paradiso con gli angeli".

La sua amica giapponese, Toshie Tanaka



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Erri De Luca

Ho avuto le pagine del vostro Stefano e ho potuto seguire le intense tappe del suo percorso. Diviso tra lavoro e studio appassionato, si è imposto la necessaria disciplina di un allievo della vita, pronto a entusiasmarsi e approfondire.

Ho potuto conoscere così un temperamento artistico, di quelli antichi, senza scorciatoie. Aveva molto da dire e da aggiungere, ha fatto in tempo solo ad accennare. Ecco per lui è giusta la parola "spreco", proprio perché lui non ha sprecato il suo tempo assegnato.

Avete fatto opera giusta con l’album, libro, su di lui, con lui.