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Roberta Fiorentino

RICORDO DI STEFANO

Se dovessi scegliere tra uno dei tanti ricordi che ho di te, caro Stefano, sicuramente sceglierei quello dei pomeriggi passati insieme a fare i compiti di scuola. O meglio …..quelli che dovevano essere i nostri compiti!!!
Alla fine si riducevano a te che correvi fuori a giocare col mio gatto, Rebecca, e io che mi arrabbiavo e cercavo di farti tornare a sedere ma, poi restavo lì a guardarti impotente con i libri aperti sul tavolo e la penna in mano. Pensavo a come era possibile che con la tua intelligenza, invece di aiutare tu a me, doveva essere il contrario. Alla fine non ci aiutavamo per niente, né io a te, né tu a me, stavamo solo in compagnia, noi due, il mio gatto, e mia madre che ci faceva il panino con il salame. Che nostalgia di quei tempi! Come è tutto cambiato adesso!
Ora mi viene un dubbio, ma forse è una certezza, non è che venivi a casa mia solo per giocare con Rebecca e dei compiti non te ne fregava niente? Sicuramente è così, perché tu amavi tutti gli animali e per i gatti impazzivi. I compiti non erano un problema, perché il tuo genio andava oltre, io l’ho sempre saputo che avevi qualcosa in più di tutti noi! E mi faceva rabbia vedere come non te ne importava niente della scuola, dei compiti, dei voti, facevi solo il minimo indispensabile, mentre potevi essere il migliore, e lo hai dimostrato poi.
Mi facevi morire dal ridere quando te ne uscivi con delle frasi, o quando studiando gli scrittori francesi, che a te piacevano tanto, Rimbaud lo ribattezzasti “Rimbambò”…. Me lo ricordo ancora... e lo ricorderò sempre.
Ricordo la tua poesia preferita “L’ALBATRO” di Baudelaire ….. forse perché ti sentivi un po’ come questo maestoso uccello, grandioso in volo ma deriso sulla terra a causa delle sue grandi ali… Stefano le tue ali erano così grandi che potevi solo volare e non camminare come noi comuni mortali.
Caro Stefano, mi hai lasciato tanti rimpianti che non ne hai idea! Quante cose non ci siamo detti, non abbiamo fatto, perché tu eri sempre fuori per lavoro, ma quando eri qui ti ricordavi sempre di me. Sei sempre stato un caro, dolce amico. Avrei potuto imparare tante cose da te, se solo ci fossimo fermati un attimo in più. Ma il destino ha voluto diversamente, ha voluto che le imparassi e sapessi cose di te solo dopo.
La tua assenza ha lasciato una voragine in tutti noi, ha cambiato molte cose, ha cambiato il modo di vedere la vita, le persone, tutto……
Sento forte ora più che mai, che la nostra è stata vera Amicizia, anche se non ci vedevamo o ci frequentavamo spesso, l’Affetto che ci legava era sincero, e adesso mi manca.
Di te mi restano due origami, una penna bianca che mi hai regalato a un mio compleanno e che non ho più il coraggio di prendere in mano quasi fosse una reliquia, una lacrima ogni volta che ti penso, e l’arma più potente e dolorosa di tutte, il ricordo di te.
Ma quello che hai lasciato a noi tutti è un’immensità che non esistono parole per descrivere, hai lasciato così tanto che una vita intera non basterebbe. Mi piace dire che sei sempre stato TANTO di TUTTO ed è la verità, e io ho avuto il privilegio e l’onore di essere tua Amica.


Roberta Fiorentino

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